La scelta del luogo

La Camporella

Avere un rapporto sessuale all’aperto e in una zona isolata è sicuramente la modalità meno indicata a causa dello stress termico che la schiena dovrebbe sopportare.

Freddo e umido rappresentano un passaporto certo per il peggioramento dei sintomi.

Unica eccezione è la possibilità di potersi appartare in un campo di verze.

In tal caso, le note proprietà antinfiammatorie della pianta potrebbero giocare un piacevole ed inaspettato ruolo lenitivo delle sofferenze.

L'Auto

E’ imperativo la scelta di una macchina con ammortizzatori rigidi. No, quindi ad autovetture con sospensioni elastiche che solleciterebbero la struttura dolorante con contraccolpi non sempre armonici e coordinati.

Molto indicate le fuoristrada o, per chi non può permettersi il costo proibitivo di veicoli di lusso, una più accessibile station wagon. Per i proprietari di utilitarie si raccomanda, almeno, l’utilizzo dei sedili posteriori, allo scopo di risparmiarsi dalle scarnificazioni prodotte dai famigerati volanti in plastica e dalle leve dei freni a mano rigorosamente sollevate.

Queste propaggini rigide e contundenti, accoppiate al dolore lombare che non lascia tregua, potrebbero far sollevare nella mente del sofferente pensieri concreti di deciso ritorno a un, meno coinvolgente ma più confortevole, onanismo regolare.

Il Letto

Così come, in condizioni normali rappresenta il mezzo preferito per la copula, il letto è, certamente, in caso di lombalgia acuta, uno dei supporti meno adeguati, considerate le tante ricerche che hanno stigmatizzato il riposo a letto come uno dei fattori di rischio per la cronicizzazione del sintomo. Non potendo fare altrimenti, è, comunque, indispensabile, il materasso ortopedico.

Un normale materasso, infatti, oltre all’ancor poco studiato "effetto rimbalzo," citato nel paragrafo precedente, obbliga la schiena al mantenimento di inadeguate e dolorose posture. Questo, naturalmente, se le posizioni di accoppiamento sono state scelte senza un sufficiente retroterra culturale di anatomo fisiologia della colonna vertebrale e senza un ragionevole ventaglio di ipotesi eziologiche del disturbo.

Fig. 5

Capitolo a parte sono i materassi ad acqua:

Poco usati regolarmente, producono un benefico massaggio. Se il lombalgico è il maschio della coppia la tecnica migliore è quella di adattare un ruolo poco attivo, rimanendo sdraiati supini e guidando impercettibilmente i movimenti della partner per sincronizzare il ritmo delle spinte con il va e vieni dell’onda prodotte dal movimento up-down. Fig. 5

La Spiaggia

Potendo approfittare di un angolino di spiaggia appartata si consiglia vivamente di sfruttare l’occasione e di poter beneficiare, così, delle riconosciute proprietà della psammoterapia.

È inutile sottolineare che l’accoppiamento deve aver luogo prima che il sole cali. In letteratura si riportano casi di imprudenti lombalgici che appartatisi di notte su un arenile erano stati fulminati dal letale effetto “sabbia bagnata” e ritrovati solo il mattino dopo dal bagnino uscito a rastrellare.

Volendo sfruttare appieno le virtù taumaturgiche della rena si può, complice il benefico rilassamento post orgasmico farsi velocemente ricoprire di sabbia calda. Attenzione! non bisogna dimenticare di tenere ben strette le gambe, per porre al riparo le appendici più delicate (per lui) o accostare, in maniera decisa, l’imbocco vaginale (per lei) per non incorrere in devastanti ustioni che pregiudicherebbero l’eventuale prosieguo della terapia. Fig. 6

Fig. 6

La Vasca da Bagno

E’ certamente la soluzione più indicata se si considerano le caratteristiche peculiari dell’ambiente liquido che esercita non trascurabili effetti benefici sulla sintomatologia.

La riduzione della forza di gravità rappresenta, di per sè, una condizione auspicabile per allentare la tensione che attanaglia le reni. A questo, bisogna, naturalmente sommare l’effetto antalgico e miorilassante dell’acqua calda (32°-34°), Fig. 7 non disgiunto dal delicato idromassaggio che l’acqua esercita a causa delle turbolenze create dal movimento dei corpi. A tal proposito è necessario scendere un po’ più nel dettaglio.

Fig. 7

Nella posizione in cui il soggetto maschio è sdraiato in decubito supino l’azione di pressione alternata impressa dai movimenti della partner si trasmette ai lombi del compagno che così, comprime e decomprime il cuscino d’acqua interposto tra il fondo della vasca e la zona lombare. L’azione combinata ed alternata di compressione e decomposizione sarà di rara efficacia per quel che concerne la riduzione dell’edema e, quindi, dell'infiammazione. Fig. 8

Fig. 8

Nella stessa posizione, nel caso che a soffrire fosse il soggetto femmina sarà a carico del compagno, il compito di premere adeguatamente con le falangi delle dita per esercitare un benefico massaggio di stiramento delle strutture muscolari contratte. Lo scivolamento delle dita sarà automatico e generato in maniera riflessa dal moto alternato sull’asse verticale.

Nella posizione in cui, invece, è il soggetto femmina a giacere supino sotto il partner, nel caso di dolore lombare di sua pertinenza, l’azione lenitiva di massaggio dovuto alla compressione dell’acqua è la stessa descritta qualche rigo sopra. Per il lombalgico maschio, invece, in questa stessa posizione, il massaggio sarà esercitato dallo sciabordio del pelo dell’acqua sulla zona dolente. Fig. 9

Fig. 9

Si tratterà, in questo caso, di un'azione meno aggressiva, comparabile alla manovra di sfioramento della massoterapia manuale. Per la sua blanda sollecitazione è certamente consigliabile la scelta di tale modalità nelle fasi più acute.

Il non plus ultra lo si potrebbe raggiungere diluendo nell’acqua delle sostanze medicamentose. Si sconsiglia vivamente di non ripetere un esperimento eseguito qualche anno fa da un accanito fautore della ionoforesi.

L'intrepido pioniere avrebbe voluto sfruttare massicciamente il principio di penetrazione degli ioni medicamentosi, veicolati dalla corrente elettrica. Collegò, quindi alla vasca un circuito aperto e si immerse fiducioso. Di lui si ricordano un bloc notes con le osservazioni incomplete dell’esperimento e le invettive amare (ed anche un po’ volgari) che la moglie gli lanciò il giorno del funerale quando si accorse che l’audace consorte si era dimenticato di rinnovare la propria assicurazione sulla vita. Fig. 10

Fig. 10

L'Ascensore

Anche se considerato uno dei luoghi più eccitanti per scatenate performance erotiche si consiglia di rimandare l’esperienza a tempi migliori. L’ambiente è troppo angusto e obbliga ad assumere posture viziate.

Il contraccolpo che accompagna la fermata, poi, in alcuni casi è veramente micidiale e potrebbe inchiodarvi senza pietà.

Attenzione alla porta che si apre. Lo spettacolo di un uomo con i pantaloni alle caviglie o di una donna con la gonna sollevata ma aggrappata alla bottoniera con una smorfia di dolore che deforma il viso, metterebbe a dura prova anche il cuore più forte del malcapitato che attendeva la cabina.

Non sfidate la sorte. Si rischia l’incriminazione per omicidio colposo!

Fig. 11

Il Tavolo della Cucina

Questo arredo ha sempre rappresentato uno dei fantasmi erotici inconfessati che ha preso dimora fissa nella mente di tutti quelli che hanno visto il film reso famoso dall’impaziente postino. A un occhio superficiale, il tavolo della cucina può trasmettere una falsa impressione di scomodità ed una latente sensazione di scarsa igiene. Il supporto, però, presenta una serie insospettata di vantaggi che si possono ottenere con accorgimenti molto semplici.

Fig. 27

Partiamo dalla rigidità del piano. Anche se nella mente della maggior parte degli uomini e delle donne la comodità del giaciglio rappresenta un valore aggiunto alla qualità della performance di accoppiamento, la rigidità di un piano come quello del tavolo può creare una piacevole attenuazione del sintomo. Questo risultato non è garantito in tutti i casi perché ci sono situazioni in cui la riduzione della curva lombare, favorita dal piano rigido, migliora i sintomi e altre situazioni dove il piano rigido può generare un effetto dolorosamente negativo. Quindi, dopo una prima prova veloce ci si può rapidamente rendere conto se è possibile continuare e altri casi in cui l’esacerbarsi del dolore orienta a cambiare idea e smettere di simulare la celeberrima scena del film “Il postino suona sempre due volte” passando ad altre tratte da “L’ultimo tango a Parigi”. Inutile sottolineare che questo ragionamento calza solo se a soffrire di dolore lombare è il partner femmina. In caso di lombalgia del soggetto maschio l’unica cosa di cui ci si dovrà preoccupare è verificare se l’altezza del piano è compatibile con una penetrazione non troppo scomoda.

La reale modifica che si può provare a realizzare è relativa alla inclinazione del piano. Sollevare simmetricamente due gambe del tavolo permette di creare una semplicistica "panca di inversione". Si tratta di uno strumento che sfrutta la forza di gravità e il peso del corpo per ottenere una trazione del comparto lombare. Anche in questo caso è necessaria una prova pratica, per verificare che questa trazione non accentui il dolore. A tal proposito, un consiglio spassionato è di cominciare solo aver messo a bollire una pentola di acqua salata. Nel caso la panca ad inversione improvvisata non dovesse funzionare il consiglio è di rimettere prontamente il tavolo a posto e di buttare la pasta per organizzare al volo un meno erotico ma sempre gustoso spaghetto alla carbonara, miracoloso per stemperare la delusione.

La Lavatrice

E’ molto probabile che quando i primi ideatori di una macchina capace di alleviare le fatiche di che aveva il compito di fare il bucato non avesse assolutamente in mente un possibile uso accessorio dello strumento.

Fig. 28

Da circa un secolo le lavatrici hanno assunto il legittimo ruolo di primario elettrodomestico in grado di ridurre gli impegni domestici. Fra le funzioni che si sono progressivamente aggiunte c’è stato la fondamentale certrifuga che consente di strizzare i vestiti lavati grazie alla forza naturale, che ha lo stesso nome, generata dal repentino aumento della velocità di rotazione del cestello.

Gli sviluppatori di questi progressivi miglioramenti tecnologici dovettero ingegnarsi per trovare sistemi di ammortizzatori che permettessero di evitare che la velocità elevata del cestello non si trasmettesse pericolosamente all’involucro della lavatrice. Le vibrazioni furono progressivamente ben controllate ma impossibili da eliminare.

Questo rapido movimento meccanico stimolò, molto velocemente, la fantasia di qualche sconosciuto estimatore di alternative erotiche che pensò di utilizzare la vibrazione della macchina per accentuare la stimolazione delle aree erogene pelviche, nel corso di un accoppiamento

Questa idea originale è stata sempre molto appezzata, tanto da aver generato dei veri fan club della centrifuga che discutono ancora animatamente sulla velocità dei giri al minuto più efficace.

Come spesso succede, lo sviluppo di un nuovo strumento o di una nuova tecnica permettono evoluzioni della stessa, quando vengono usate da persone diverse dai suoi inventori.

È quanto accaduto alla lavatrice in occasione del suo uso alternativo da parte di una donna lombalgica che, alla fine del ciclo di centrifuga e del vibrante rapporto carnale con il marito rimise i piedi a terra.

La donna sperimentò felicemente la contestuale scomparsa del dolore lombare che la tormentava ormai da diverse settimane. La vibrazione prolungata per diversi minuti aveva miracolosamente annullato il sintomo che nessuna tecnica di trattamento precedente era riuscita a scalfire.

Travolta dall’entusiasmo, la prima occasionale cavia di questo imprevisto esperimento si ricompose velocemente e riuscì anche, con sua grande meraviglia, a svuotare il cestello senza essere obbligata a piegare le ginocchia.