La scelta delle posizioni è senza dubbio l’aspetto nodale di tutta la questione. Come si sa, l’orientamento nello spazio dei vari segmenti ossei e l’incidenza della forza di gravità giocano un ruolo chiave nell’evoluzione dei sintomi. Sarà conveniente, allora, studiare attentamente le varie possibilità di scegliere, in maniera oculata, le modalità posturali più idonee al caso.
Techniche Globaliste di Origine Francese
Individuano nelle alterazioni di tensione e lunghezza delle catene muscolari, la causa delle lombalgie. E’ possibile, allora, con un po' di fantasia, coniugare il soddisfacimento delle pulsioni sessuali con l’esigenza di rispistinare il perduto equilibrio muscolare.
Nella figura che segue si vede chiaramente come il soggetto senza dolore (in questo caso la femmina) possa aiutare il partner indolenzito a realizzare lo stiramento della catena muscolare posteriore, utilizzando una postura che si rifà a una delle classiche preconizzate da Francoises Mezieres. Fig. 15
Questa tecnica di grande efficacia è particolarmente consigliata nei condomini affollati in quanto i gemiti di dolore che lo stiramento forzato induce sono efficacemente soffocati dal silenziatore anatomico fornito dall’apparato gluteo della compagna.

Tecnica McKenzie
Enunciando la propria teoria, il compianto fisioterapista neozelandese individuò nella compressione di strutture nervose sensibili, da parte del disco intervertebrale, una delle cause di lombalgia.
Il trattamento proposto, in questo caso, consiste in una serie di compressioni ritmiche della porzione di disco che si è spostato e sta comprimendo i nervi. Queste compressioni sul disco vengono effettuate per ricercare un suo migliore posizionamento fra le due vertebre contigue.
Salta subito all’occhio la stupefacente corrispondenza del movimento pelvico che accompagna una classica copula con gli esercizi proposti da McKenzie. Fig. 16
Risulta evidente, quindi, che è possibile, non solo, trovare una modalità indolore di accoppiamento ma addirittura sfruttare l’occasione per eseguire una vera e propria seduta di trattamento specifico.
Dopo aver definito se l’esercizio dev’essere effettuato in flessione (schema 1) o in estensione (schema 2) e per questo, in genere, sono sufficienti i preliminari, è possibile passare alla scelta della posizione più conveniente.
Per eseguire esercizi in estensione (i più comuni), in linea di massima, è consigliabile orientarsi verso posizioni che permettano al bacino di conservare un buon grado di libertà per muoversi in anteversione (figura sopra per lombalgica femmina e figura sotto per lombalgico maschio). Fig. 17
Al contrario, per esercizi in flessione, si potrà, più convenientemente, utilizzare posizioni in cui il bacino potrà muoversi più agevolmente nella direzione opposta (figura sopra per lombalgica femmina e figura sotto per lombalgico maschio). Fig. 18



La Stabilizzazione Lombare
È la tecnica che si propone di allenare la funzione di tenuta dei muscoli profondi della colonna vertebrale che hanno il compito primario di mantenere l’allineamento delle vertebre.
Questa funzione di stabilizzazione viene incrementata trovando la posizione di allineamento vertebrale migliore e mettendola in crisi con azioni controllate di piccolo stress motorio. La progressiva abilità dei muscoli stabilizzatori ostacola il piccolo e temporaneo dislocamento delle vertebre che può generare il dolore.
Come si intuisce dalla descrizione delle tecniche precedenti l’handicap di questo trattamento è dato dalla scarsa possibilità di fare grossi movimenti, una volta trovata la posizione più idonea.
Per aumentare progressivamente la difficoltà di mantenimento del corretto allineamento vertebrale, ai virtuosi di questa tecnica sono consentite spericolate evoluzioni che alleneranno la stabilità della colonna vertebrale lombare oltre a stimolare un sempre maggior livello di fantasia. Fig. 19
