... E per finire, qualche consiglio

La contrazione dei glutei

Una raccomandazione trasversale a tutti i casi proposti è quella di cercare di limitare la contrazione spasmodica dei glutei che spesso è preludio dell’orgasmo.

La forte trazione che questi muscoli esercitano sul bacino sottopone le ali iliache ad un movimento di rotazione esterna che stressa le articolazioni sacro-iliache e che può aggravare i sintomi.

Calma, quindi! Un maggiore self control sottolinea una gratificante immagine di virile superiorità e garantisce con accettabile margine, di potersi rivestire senza l’aiuto del partner.

Il Sadomaso

Fig. 25

Se il vostro partner ama legarvi al letto potete concederglielo, pregando, però di stringere i nodi solo dopo avervi messo ben in allungamento. Le trazioni statiche, anche se non con gli stessi risultati di quelle intermittenti, potrebbero vincere, almeno parzialmente, la contrattura dolorosa ed apportare un sollievo ai muscoli sofferenti.

Se infine, in un sussulto sadomaso il partner cominciasse a torturarvi con sigarette accese o spilloni, convincetela/o almeno ad utilizzare i punti antalgici dell’agopuntura o dello Shiatsu. Fig. 25

La Panciera

A volte, soprattutto se siete lombalgici cronici, del supporto lombare non si può proprio fare a meno. Ma come fare allora se, nonostante il mal di schiena, si volesse trascorrere una serata stuzzicante senza sopportare l’umiliazione delle risate del/la partner alla vista dell’imbarazzante ortesi?

La soluzione sta nel tingere di nero il supporto, di solito fornita in un deprimente color carnicino e di attaccarci qualche borchia in modo da farla passare per un’originale guepierre...

Naturalmente, questo stratagemma è di più difficile attuazione nel caso il lombalgico della coppia fosse il maschio, ma questi stratagemmi possono anche aprire scenari mai sperimentati…

Se si dovesse scoprire che la sua partner nasconde anche un’indole particolarmente trasgressiva, provate a cucite sul bordo inferiore un paio di reggicalze... e poi fatemi sapere! Fig. 26

Fig. 26